Interculturalità

Interculturalità

Non insisteremo mai abbastanza sull’onnipresenza dell’aspetto ”interculturale” nel mondo odierno: le persone si spostano, espatriano per lavoro e si confrontano spesso con altre culture, dal vivo o nell’ambito di team virtuali. D’altronde, ognuno è “composto” da vari “elementi culturali”, cosi che la dimensione interculturale appare non appena uno interagisce con un’altra persona. Perché la cultura, oltre che nazionale, è anche locale, aziendale, professionale, di team…familiare.  E spesso l’individuo è inconsapevole di gran parte di queste dimensioni. Non gestita o mal gestita la cultura può portare a malintesi, tensioni e conflitti. Presa in considerazione in modo costruttivo la diversità culturale può apportare un “mondo” di benefici e risultati che vanno oltre le aspettative.

 

Metodo

Il coaching interculturale parte da un questionario che rivela alla persona il suo “profilo culturale”, indagando in 17 dimensioni divise in 7 categorie. Questo questionario, detto “Modello degli Orientamenti Culturali” (o COF in inglese), è stato sviluppato da Philippe Rosinski, pioniere del coaching interculturale e nostro partner.

 

Incontri culturali:

Sulla base dei risultati ottenuti, il coaching interculturale lavora (sempre con domande e feedback) su delle situazioni concrete e i dati specifici della persona, del team o dell’azienda coinvolte. Ci possono essere incontri di:

Coaching individuale

Team coaching

Audit culturale d’azienda o di un gruppo

 

Benefici:

Il beneficio principale è lo sfruttamento delle differenze e specificità presenti, grazie ad una “sintesi creativa”, frutto dei reciproci vantaggi (e quindi diversa da un semplice compromesso, in cui ognuno rinuncia a qualcosa).

Importante e fondamentale quindi:

la conoscenza del proprio profilo culturale

la scoperta di orientamenti diversi dai propri e i relativi vantaggi

l’acquisizione di un linguaggio comune, preciso e non giudicante, per parlare delle differenze comportamentali

l’allenamento ad un approccio verso l’altro che sia realistico e privo di giudizio

lo sviluppo personale sostenibile: il nuovo approccio e la nuova visione delle differenze riguardano tutte le “aree della vita” della persona